Trattamento Chirurgico della Scoliosi: Quando e Come si Interviene
APPROFONDIMENTI

30 giu 2025
La scoliosi è una deviazione laterale della colonna vertebrale, spesso accompagnata da una rotazione dei corpi vertebrali. Nella maggior parte dei casi, soprattutto in età adolescenziale, può essere trattata con approcci conservativi come busti ortopedici e fisioterapia. Tuttavia, quando la curvatura supera una certa entità o compromette la funzionalità, la respirazione o la qualità della vita, può essere necessario ricorrere alla chirurgia.
Quando è indicata la chirurgia?
Il trattamento chirurgico viene generalmente preso in considerazione nei seguenti casi:
Curvatura superiore ai 45-50° Cobb (misurata tramite radiografia)
Progressione rapida della curva, soprattutto nei giovani ancora in crescita
Dolore persistente e resistente alle terapie conservative
Compromissione della funzione respiratoria o cardiovascolare
Grave impatto estetico e psicologico per il paziente
Obiettivi dell’intervento
L'intervento non mira a ottenere una colonna perfettamente dritta, ma piuttosto a:
Stabilizzare la colonna vertebrale
Correggere parzialmente la curvatura
Prevenire un peggioramento futuro
Migliorare l’equilibrio posturale e la qualità della vita
Le tecniche chirurgiche principali
Il trattamento chirurgico della scoliosi si basa su un approccio chiamato artrodesi vertebrale (fusione spinale), spesso eseguito con l’ausilio di strumentazione metallica (viti, barre, uncini):
Artrodesi posteriore
L'approccio più comune. Viene eseguita attraverso un'incisione lungo la schiena e permette la correzione della curva mediante l’inserimento di impianti che ancorano e riallineano le vertebre.Artrodesi anteriore
Meno frequente, viene eseguita attraverso il torace o l’addome. Può essere indicata per curve toraciche specifiche, spesso nei bambini.Tecniche mini-invasive o endoscopiche
In centri altamente specializzati, alcune correzioni possono essere eseguite con approcci meno invasivi, riducendo i tempi di recupero.Vertebral Body Tethering (VBT)
Tecnica più recente, indicata in pazienti ancora in crescita. Non prevede la fusione ma l’inserimento di un “cordone” flessibile che guida gradualmente la crescita vertebrale verso l’allineamento.
Il decorso post-operatorio
Dopo l’intervento, il paziente segue un percorso di:
Riabilitazione fisioterapica
Monitoraggio clinico e radiografico
Eventuale uso temporaneo di busti post-operatori
Il ritorno alla vita normale varia, ma generalmente:
Si cammina già nei primi giorni post-intervento
Il ritorno a scuola/lavoro avviene in 4–6 settimane
L’attività sportiva leggera può riprendere dopo circa 6 mesi
Rischi e complicanze
Come ogni procedura chirurgica, l’intervento per scoliosi presenta alcuni rischi:
Sanguinamento
Infezioni
Lesioni neurologiche (rari, grazie al monitoraggio intraoperatorio)
Fallimento o rottura dell’impianto
Rigidità segmentaria post-fusione
La scelta del tipo di intervento è sempre personalizzata, e viene valutata da un'équipe multidisciplinare in base a età, gravità della curva, stato di salute generale e aspettative funzionali.
In conclusione
La chirurgia per la scoliosi è oggi una procedura altamente evoluta, sicura ed efficace. Quando indicata, può restituire postura, funzionalità e qualità di vita a chi soffre di una curvatura grave della colonna. Affidarsi a un centro specializzato in chirurgia vertebrale è fondamentale per ottenere i migliori risultati.

























_edited.jpg)






















































