Spasticità: quando il corpo perde il controllo del movimento
APPROFONDIMENTI

18 giu 2025
La spasticità è un disturbo neurologico che altera il controllo muscolare, causando rigidità, spasmi involontari e difficoltà nei movimenti. Non è una malattia in sé, ma una manifestazione clinica di danni al sistema nervoso centrale, tipica di condizioni come ictus, sclerosi multipla, paralisi cerebrale infantile e traumi cranici o spinali.
Cos'è la spasticità?
La spasticità nasce da un'alterazione delle vie nervose che normalmente modulano il tono muscolare. Quando queste vie sono danneggiate, i muscoli rimangono contratti in modo anomalo, anche a riposo, e reagiscono in modo esagerato a stimoli normalmente innocui, come il semplice allungamento di un arto.
Questa condizione può essere lieve, causando solo una sensazione di tensione, oppure severa, impedendo completamente il movimento, interferendo con la postura, l'equilibrio e la deambulazione.
Cause principali
La spasticità può essere conseguenza di diverse patologie neurologiche, tra cui:
Ictus cerebrale
Sclerosi multipla
Paralisi cerebrale infantile
Traumi cranici o spinali
Tumori cerebrali o spinali
Malattie neurodegenerative
Sintomi e manifestazioni
I sintomi variano in base alla localizzazione e all’estensione della lesione neurologica. Tra i più comuni troviamo:
Aumento del tono muscolare (ipertonia)
Spasmi o scatti muscolari involontari
Dolore o crampi muscolari
Difficoltà nei movimenti fini o volontari
Deformità articolari a lungo termine (se non trattata)
Difficoltà nell’igiene personale, nell’abbigliamento e nella deambulazione
Conseguenze sulla qualità della vita
La spasticità può interferire con l’autonomia, la comunicazione, la mobilità e la dignità della persona. In alcuni casi può peggiorare la postura e causare ulcere da decubito o dolori cronici, complicando l’assistenza quotidiana e la partecipazione alla vita sociale.
Trattamento e gestione
Il trattamento della spasticità richiede un approccio multidisciplinare e personalizzato. Gli obiettivi sono:
Migliorare la mobilità
Ridurre il dolore e gli spasmi
Prevenire complicazioni secondarie
Facilitare l'autonomia
Le opzioni terapeutiche includono:
Terapie conservative:
Fisioterapia e stretching regolari
Tecniche di posizionamento e ortesi
Terapia occupazionale
Farmaci:
Miorilassanti sistemici (es. baclofene, tizanidina)
Infiltrazioni locali di tossina botulinica per i muscoli più affetti
Baclofene intratecale nei casi gravi, tramite pompa impiantabile
Chirurgia:
Neurotomie selettive (interventi sui nervi per ridurre il segnale spastico)
Pompa di baclofene impiantata
Interventi ortopedici correttivi
Un approccio integrato
La spasticità va considerata come una condizione dinamica, che può cambiare nel tempo e rispondere a vari stimoli. Per questo è fondamentale il monitoraggio continuo da parte di una squadra formata da neurochirurghi, neurologi, fisiatri, fisioterapisti e terapisti occupazionali.
Conclusione
La spasticità è una sfida clinica importante, ma gestibile. Con diagnosi precoce, trattamenti adeguati e un’équipe esperta, è possibile ridurre l’impatto sulla vita quotidiana, migliorando la qualità della vita e restituendo al paziente un maggiore senso di controllo e benessere.
